domenica, gennaio 29, 2006

L'acquaforte e l'adrenalina

L’acquaforte scava i solchi sul metallo che ne porterà per sempre, indelebilmente i segni del suo passaggio.

Fotografia, incisione di una notte senza tempo, ammesso che il tempo esista, luce fragile di un mattino che domani non sarà qua. L’alba, il nostro orario migliore. Per morire, per finta, per davvero, tra il freddo soffocante del pile di una coperta che per me è stata sempre troppo corta e oggi non lascia più un solo angolo del mio petto scoperto. L’alba, per girare nudi per casa, una sigaretta in una mano ad aiutare l’innocua cugina della tisi e una tisana nell’altra per sconfiggerla. L’alba per guardare ancora una volta quel taglio che va dalla parte superiore del tuo organo olfattivo fino al primo neo sopra il tuo sopracciglio, quel frammento di te che fino dalla prima volta seppi che mi avrebbe reso innocuo. Nuovi rimedi antichi tramandati da un sapere più odierno di quanto non sembri e luce riflessa in quello sguardo a cui avevo giurato vendetta, senza misura, senza fine fino ad avere le mani sporche del sangue del tuo pentimento. Ed ora docile e deciso, recido con mano ferma quell’embrione di cancro che credevo mi sarei portato dentro fino ad uccidermi, fino ad ucciderci. Oggi i tuoi segni stanno nella mia adrenalina, tra le parole di una canzone che ci ha uniti alla sola idea di poterci credere.

15 commenti:

Anonimo ha detto...

all'alba io mi perdo

si rompe il mio equilibrio nella notte

sospendo il mio vivere in notturna

Anonimo ha detto...

L’acquaforte e l’adrenalina... come causa ed effetto!
L’acquaforte è un’antica tecnica di incisione, che spesso ha scavato profondamente l’animo mio: pungendolo, ferendolo, forandolo da un capo all’altro, senza sosta alcuna. Mi ha fatto male, ma tanto. Quando incide lascia un segno indelebile e che non puoi ignorare. Mi costringe a piangere e ad urlare. Mi procura un dolore che fa eco sempre nella mente e nel cuore e che ogni tanto riascolto, per capire dove devo andare, cosa devo fare, quando è il momento giusto. Posso evitarlo?No, non posso…perché fa parte della mia vita e in altri modi fa anche parte della vita degli altri.
Però mi fa crescere, mi fa più forte.
Quando smette di incidere, mi rendo conto che è riuscita a far emergere qualcosa di nuovo…qualcuno che non ero. Risale questa nuova essenza dalle più intime fratture, come lava di un vulcano incandescente e mi plasma, mi rigenera e mi ristora…per un po’, fino alla prossima incisione che mi porterà ad una nuova metamorfosi.
In questo lungo percorso, l’importante è proprio essere flessibili con la mente e poter vivere con tranquillità ogni esperienza. Ho imparato che devo avere il coraggio di ascoltarmi, di essere me stessa e di accettare tutto ciò che mi accade, con sensibilità ed energia positiva…con adrenalina!
L’adrenalina per una vita che va affrontata con serenità e amore, con entusiasmo e gioia, senza paura di seguire la naturalità degli eventi, perché andare contro natura fa più male di tutto e non mi insegna nulla.
L’adrenalina per vivere quello che sono in questo momento, perché domani sarò un’altra, perché domani forse ci sarò o forse no.
L’adrenalina per vivere il mio presente e vedere nascere il mio futuro, che è frutto di una nuova incisione.

Anonimo ha detto...

moni: la cosa bella che in quell'alba mi sono trovato un po' malato e un po' fiero. non ho rotto equilibri se non precari, se non da rompere, comunque, prima o poi. buonanotte e mi raccomando studia che attendo progressi ;)

Ale: hai mantenuto la promessa alla grande ;) sono quasi senza parole. per tutto. la voglia, l'impegno, quanto di tuo ci hai messo. se non ti conoscessi... e poi volevo dirti grazie: ho fatto tesoro, forse indirettamente, inconsciamente, di molti dei nostri discorsi... mi sa che avevi ragione ;)

Anonimo ha detto...

[...E pensare che non ha fatto neanche male...]

[...]

Anonimo ha detto...

La notte... illuminata appena da una luce fioca di una candela o di una vecchia lampadina da 20w come quelle che si trovano solo sui certi vecchi lampadari impolverati. La penombra non avvolge solo la stanza ma anche i miei pensieri e le mie percezioni... la notte inculca nella mia mente pensieri strani e orribili che di giorno non farei mai. Già, perchè di giorno il chiarore del sole mi riporta alla coscienza il ruolo che ho in questo mondo... quel ruolo con cui mi sono vestito, che ho scelto troppo presto per esserne consapevole ma che ora non ho più la forza, o sarebbe meglio dire la voglia, di cambiare.
E allora la notte ci viene, sorella, in aiuto: cela al mondo chi siamo e non illumina il nostro apparire. Nel buio la mente diventa cieca o forse libera e i pensieri che la luce tiene nascosti evadono furtivi dalla cranica prigione: rimorsi, rimpianti... ma c'è ben altro... si materializzano dinnanzi ai miei occhi immagini di persone a me care che soffrono. Sono io a farle soffrire e me ne compiaccio. Orrore e ingiustificato accanimento si intrecciano facendomi sentire vivo. Il buio cela me stesso agli altri e nasconde ai pensieri più forti e inconfessabili la sbarre che la ragione ha posto loro come freno. E mi sento vivo quando penso a un me stesso suicida che getta le persone a me care nella disperazione e penso a come una scura medaglia potrà un domani adornarmi il petto come sommo riconoscimento per tanta provocata sofferenza.
Mi volto verso la finestra e vedo un chiarore nell'inchiostro freddo della notte... mi godo gli ultimi momenti di uomo senza morale e mi preparo a vestire i panni che io stesso ho cucito. L'alba... gli ultimi pensieri cattivi vanno in letargo nella mia mente per poco più di mezza giornata e l'adrenalina che mi ha fatti sentire vivo per tutta la notte si mischia a quella che mi catapulta nel gioco delle parti del giorno.
E' l'alba e mi sento doppiamente vivo.
O doppiamente morto.

Anonimo ha detto...

grande ale...la parte sull'adrenalina è identica al mio oroscopo...non credo nell'oroscopo ma sono fatalista,per cui se mi capita di leggerlo ci devessere un motivo.indi mi faccio influenzare...E' LA SCOSSA PIU' FORTE CHE HO...

Anonimo ha detto...

lamagadioz: non mi provocare posso diventare anche più pericoloso ;)

PezzodiBrace: se sei chi penso ho sempre creduto che fossi bravo con le parole ma ogni volta mi stupisci... passa a scrivermi più spesso e magari passa anche per una birra che è un po' che ce la siamo promessa... per non contare ho delle chiavi per te...

napo: se posso... prova a non pensare ai segni, alle incisioni, al futuro... basta sto zitto, speriamo che ildiavolo non legga sto diventando come marzullo... ci rifacciamo la discussione live "che è meglio"

Anonimo ha detto...

ma per avere un post nuovo dobbiamo aspettare che la maga ti molli di nuovo?o che passiate un'altro weekend ad esmeralda? ;)

Anonimo ha detto...

...Un altro week end...

;-)

[Ma ad esmeralda io non ci sono mai stata... Forse che mi viene un dubbio?!]

Anonimo ha detto...

doh! se continui così mi sa che gireremo le nuove puntate di "Mia moglie sarebbe stata una strega". Cazzo Napo quante volte devo dirti che a Esmeralda ero con la Fata del Lago e non con la Maga? ;) Con la mia strega sono rimasto solo in questa dimensione... molta più carne, molto più sangue... anche un po' d'asfalto.

PPP, Prossimo Post Presto... appena mi riprendo...

Anonimo ha detto...

Và che anche tra strega e maga c'è una bella differenza.
La strega è quella vecchia e brutta, cosa che non si può dire di me.
Quella di Hansel e Gretel è strega, per intenderci.
Le fate sono quelle bionde, indossano vestiti stile settecento, e hanno sempre quell'aria buonista e gentile. Cosa che non si può dire di me. ;-)
La fata turchina è fata.

Le maghe, invece, sono tutta un'altra roba...

Tuttaun'altraroba.

Anonimo ha detto...

{de fata et de maga}:

attenzione perché tocchi un tasto delicato: vorrei ricordare che c'è fata e fata, maga e maga, strega e strega. Si prenda per esempio la fata del Lago e la si confronti con la fata di Shrek 2 direi che la differenza salta all'occhio and no more comments needed. proseguendo velocemente il confronto si prenda la strega de "la sirenetta" e la si confronti con Galadriel che fino a prova contraria per me rimane una strega... e per finire si vedano la maga magò e la magadioz. Ora è ancora così importante che tu sia fata, strega o maga?

Anonimo ha detto...

uffaaaaaaaaaaaaaaa!!!

Io odio questo blog...

Vediamo se stavolta mi riesce.
Allora.

Volevo dire che sei un bastardo e che avresti anche potuto aspettare un attim oprima di sputtanarmi pubblicamente in questo modo...
Merdaaaaaaaa!!!!

Poi volevo dire che da quando ho visto Le cronache di Narnia LEI è diventata la mia strega preferita.

Troppo figa.

L'unica strega coi dread sullafaccia della terra.

[Se lo posto e non va, giuro che lo spacco.]

Baci...

Anonimo ha detto...

Evvaiiiiiiii!!!!

:-)

Anonimo ha detto...

ti riuscì.