domenica, gennaio 29, 2006

L'acquaforte e l'adrenalina

L’acquaforte scava i solchi sul metallo che ne porterà per sempre, indelebilmente i segni del suo passaggio.

Fotografia, incisione di una notte senza tempo, ammesso che il tempo esista, luce fragile di un mattino che domani non sarà qua. L’alba, il nostro orario migliore. Per morire, per finta, per davvero, tra il freddo soffocante del pile di una coperta che per me è stata sempre troppo corta e oggi non lascia più un solo angolo del mio petto scoperto. L’alba, per girare nudi per casa, una sigaretta in una mano ad aiutare l’innocua cugina della tisi e una tisana nell’altra per sconfiggerla. L’alba per guardare ancora una volta quel taglio che va dalla parte superiore del tuo organo olfattivo fino al primo neo sopra il tuo sopracciglio, quel frammento di te che fino dalla prima volta seppi che mi avrebbe reso innocuo. Nuovi rimedi antichi tramandati da un sapere più odierno di quanto non sembri e luce riflessa in quello sguardo a cui avevo giurato vendetta, senza misura, senza fine fino ad avere le mani sporche del sangue del tuo pentimento. Ed ora docile e deciso, recido con mano ferma quell’embrione di cancro che credevo mi sarei portato dentro fino ad uccidermi, fino ad ucciderci. Oggi i tuoi segni stanno nella mia adrenalina, tra le parole di una canzone che ci ha uniti alla sola idea di poterci credere.

giovedì, gennaio 26, 2006

Per una Bionda


«La birra è la prova che Dio ci ama e vuole che siamo felici.»
(Benjamin Franklin)





Primi di Agosto – Spalato, al tavolino di un bar.

Si dovrebbero decantare le tue lodi come solo un vate d’altri tempi saprebbe fare. Più illustri di me altri ammiratori, che tuoi schiavi sono caduti, hai sicuramente avuto. Sarà il colore dei tuoi ricci o il sapore che alla vita solo tu sai dare che costringe tutti noi ad adorarti e ad esserti fedeli servitori. Spero che tu voglia accettare anche questo mio componimento e che tu mi possa perdonare se non sarà all’altezza di ciò che meriti. Sono solo un adulatore da strapazzo e tu invece qui, di fronte a me, sei la bionda più bella che c’è. Ti chiamano in mille modi perché in mille modi sai essere. Oggi bionda, domani rossa, a volte corvina come la pece, forse la mia preferita, oh birra che mi illumini la vita.

domenica, gennaio 22, 2006

abbiamo già finito


porco cristo offenditi
c'è una dote che non hai
non è chiaro se ci sei
sei borghese arrenditi
gli architetti sono qua
hanno in mano la città

cambia rotta
cambia stile
scopri l'anno bisestile
è volgare il tuo annaspare, sai
squarciafavole t'illudi
come notte fra le nubi
questo è l'unonovenovesei

cristo fa che lei non sia qua
non è chiaro, si lo so
ma è una dote che non ho
estremista edile
piangi e poi gli fai le fusa
mentre ho perso la mia musa

cambio rotta
cambio stile
scopro l'anno bisestile
è volgare il mio annaspare, sai
divertente e criminale
la tua scala di sapone
questo è l'unonovenovesei

dove sei?

sabato, gennaio 21, 2006

Che_ride



guardami, non te ne pentirai!

La Vita, Oggi.


Preghi Dio che la renda simile alla pietra. E' la felicità che riserva a se stesso, l'unica, vera felicità.
( Il Malinteso - Albert Camus)

Ma che strana la vita oggi ho pensato di fare qualcosa, per una volta, di prendere in mano la situazione. Prima ho mandato un messaggio a G. e poi mi sono ripromesso di telefonare a C., già avevo deciso che avrei chiamato C. Non c’è un vero e proprio motivo, una causa scatenante, o per lo meno non c’è un motivo in più di ieri per farlo oggi. Eppure per un motivo o per l’altro oggi ho tirato su il telefono e ho composto il numero di cellulare di C. e l’ho chiamata. Il numero di cellulare, come se non sapessi che alle 20.22 di lunedì l’avrei porbabilmente trovata a casa, il numero di cellulare come quando chiami quelle persone a cui hai paura di dare fastidio, così se non vogliono, possono anche decidere di non risponderti.