mercoledì, giugno 14, 2006

La numismatica.

Le monete hanno un valore. Lo sanno tutti. Il problema che nessuno può sapere quanto vale un pezzo un di rame da 5 centesimi o un argenteo tondino da 2 dinari per chi li porta con sé tutti i giorni. Quando non ero ancora abbastanza alto da aprire la credenza senza l’ausilio di una sedia, ho portato al collo una moneta bucata, se ricordo bene erano 25 corone danesi, per qualche mese, fino a quando il destino, o più semplicemente la mia indole da distratto, non ha fatto in modo che la perdessi tra i sassi di una spiaggia calabra. Ho fatto disperare mezza famiglia, solo mezza perché ero in vacanza con la mezza famiglia che fa riferimento a papà, nelle ricerche persino notturne del mio amato conio straniero. Anni più tardi ho ripetuto la stessa scena con un anello celtico acquistato nell’isola dei folletti che il mare ha deciso di prendermi. Questa volta, sarà l’età o la rassegnazione, forse ci ho solo fatto l’abitudine, le ricerche sono durate molto meno e ho lasciato che le onde del mar ligure custodissero il mio piccolo tesoro al posto mio. Oggi a farmi compagnia sono queste due monete di quasi nessun valore economico, monete che le persone a cui mi legano non ricordano nemmeno la loro esistenza. Uno è un dono della terra in giorni di grande serenità, l’altro è il dono sanguigno di un’esule di un paese che sulle cartine politiche non esiste più. Un giorno, il fato, il mare o forse una birra di troppo mi strapperanno questi pochi grammi di metallo e allora, forse, ci sarà di nuovo posto.

giovedì, giugno 08, 2006

Avanti il prossimo!

Non so bene descrivere cosa io abbia provato nel leggere queste 2 righe di cronaca. Certamente un piccolo respiro di sollievo l'ho tirato. Sono passati pochi secondi e una certa tensione emotiva, quasi un pianto nevrotico mi è salito dallo stomaco.
Ho pensato:"bene, ora 'namosene, no?!".
Poi ho pensato che no, che non ce ne andremo mai, né dall'Iraq, né dall'Afghanistan. Non c'è scampo la nostra società per sopravvivere ha bisogno di gettare tutto sul conflitto. Usa la forza laddove la diplomazia non vince, è una società che non può perdere perché sarebbe come ammettere che in qualche modo il modello è fallace. Dove non vince con le parole, coi soldi, con le frontiere serrate vince con la forza. E' come giocare a risiko senza regole.

Tu mi opprimi e io ti faccio saltare in aria con me - E io ti bombardo - Io ti distruggo i simboli del potere con i tuoi stessi mezzi - Ed io ti spazzo via... peccato che a fine partita non c'è più nessuno che possa tornare a casa dicendo che la palla è sua punto e basta.

Non ho il tempo di scrivere tutto quello che vorrei e come vorrei...
Torno ai miei studi... domani iniziano i mondiali... le birre tedesche a fiumi...

Welcome, it's a wonderful world!