domenica, marzo 12, 2006

Povera Italia.

Come al solito mi tocca andare contro corrente. Mentre tutta l’Italia (o presunta tale) aspetta quello che si preannuncia essere l’evento mediatico del 2006, altro che San Remo, e non me ne vogliano le 65 pole di Schumy, credo che dedicherò allo duello di mezzanotte di fuoco non più di queste quattro righe.
Un commento preventivo ad uno scontro politico che sarà pieno di tutto tranne che di politica.
Sì perché il problema non è più: “se il nano attacca sulla giustizia, noi come rispondiamo” o “se stuzzicati sulla questione TAV come ne usciamo” ma ben più rassicuranti questioni estetiche: “chi è il regista?”, “da che parte ci inquadrano?”, “chi modera il dibattito?”, “se ho la forfora ci sarà un’impietosa inquadratura della mia spalla sinistra?” e così via…
Senza contare che con l’illuminante (mi sembra proprio il termine adatto) manifestazione di ieri siamo stati bravissimi ad offrire il fianco alle barbare reazioni dei docili cittadini milanesi, reazioni che, non dubitate, il pimpante ex “bandanato” non mancherà di cavalcare.
“Povera Italia” è una delle espressioni preferite di mio nonno che è saggio, che ha visto la guerra, che ha patito la fame e che proprio perché è saggio che non mi ha mai detto per chi vota, e oggi che mi si chiede di scegliere tra un sorriso incastonato in una maschera di plastica e una mortadella transgenica voglio fare mia questa antica locuzione di rassegnazione. In un'Italia dove anche un “comunista” come Mieli e prima di lui lo “stalinista” Montanelli hanno sentito l’esigenza di schierarsi mi sento di dedicare a Mimun, Vespa, addetti alla comunicazione vari un paio di versi del Porta.
E ditemelo voi se non suonano più che adatti…

{…}
Ma n’havii faa mo tant, violter baloss,

Col ladrann, e coppann gent sôra gent,

Col pelann, tribolann, cagann adoss,


Che infin n’havii redutt al pont puttana

De podè nanca vess indifferent

Sulla scerna del boja che ne scanna.
[Milano, 1814]

p.s. mi scusi il signor G se la parte del qualunquista per una volta la faccio io…

4 commenti:

Anonimo ha detto...

in tutta questo marasma melmoso che è la politica italiana io ho visto un piccolo spiraglio.un piccolo spiraglio egoistico direi.nella mia tanto amata lucania qualcosa sta cambiando in vista delle elezioni.da me non esiste il bipolarismo o l'appartenenza a questo o quel partito.da me esiste il politico.dove per politico si intende colui il cui cognone è preceduto da on. e\o presidente e\o consigliere...
beh pare che qualcosa stia cambiando e poco importa che lo si stia facendo per prendere una manciata di voti in più e ancora meno me ne fotto che sia il portatore nano di democrazia ad attuare il "cambiamento".fatto sta che c'è stata una sorta di epurazione.nessun giudavieri sarà candidato.nessuno zingaro della politica che nel portafogli abbia più tessere al partito che carte di credito(fidatevi,sono veramente tante!) potrà rappresentarmi.adesso non ho ancora deciso per chi votare.non sono ne di destra,ne di sinistra,ne bianco,ne rosso,ne nero ne tantomeno bordoux.le categorie le lascio a kant ed aristotele.quindi posso giudicare a 360°.ho il mal di stomaco già due mesi pensando al 9 aprile ma questa storia dell'epurazione mi ha strappato un sorriso.
beh sarò egoista ma sono contento così!

Anonimo ha detto...

A Damià… e 'ciai' ragione, 'ciai'!!!
Infatti non c’erano persone migliori di Mimun e soprattutto di Vespa per moderare i due incontri-scontri programmati?Mah…una nube di mistero! E comunque anche io credo che si farà di tutto tranne che politica.
Sarà come andare al circo.
Il pagliaccio sarà quello piccolo. Quello più truccato (tra l’altro spero che la scenografia non sia sull’arancio…altrimenti faremo fatica a vederlo). Quello con ai piedi i trampoli. Quello che prende ogni palla al balzo per giocare in tv e con la vita degli spettatori…che burlone!che mattacchione!!! Quello che inventa le palle e le balle che gli garbano. Quello che vuoi o non vuoi si fa come dice lui (“IPSE DIXIT”).
Oltre al pagliaccio, c’è l’altro. Quello serio. Quello che studia. Quello pacato. Quello che è meglio di una camomilla o che genera gli stessi effetti ai betabloccanti. Quello che comunque non riesco a dire del tutto sia migliore dell’altro…
Ora se ci faranno divertire, sarà già un buon risultato! :) Quel che spero, ovviamente, è che almeno non sia una squallida buffonata, anche se ho cattive sensazioni perché credo che gli ultimi avvenimenti saranno tanto strumentalizzati da far dimenticare la res publica (tanto per cambiare).
Detto quello che spero dico anche quello di cui sono certa e cioè che in questo faccia a faccia non ci sarà alcuna forma d’arte oratoria ( quella vera, quella delle origini dell’antica Grecia o dell’antica Roma), ma solo tanta retorica!

Anonimo ha detto...

rileggendo mi rendo conto di aver fatto qualche errore di ortografia... magari domani mi renderò conto che ci saranno anche errori di pensiero...no, dai!!! (spero)...insomma...scusate!!! ;)

Anonimo ha detto...

@napo: di che epurazioni parli?! mi spieghi un po' meglio?!

@ale: ma quello che mi chiedo se devo andare al circo... vado al circo non che accendo la tv sul programma di approfondimento politico nazionale...

cioé non volevo di che la politica fa schifo o che non serve a niente... non è prorpio da me! vorrei solo dire che star qui tutti ad aspettare il mega match mi sta sul cazzo... dite a marcolino: altro che televisione tutti insieme, boicottiamo, leggiamo mercoledì sui giornali chi ha vinto, chi ha fatto la battuta più bella etc... e andiamocene tutti quanti a bere un birra al parco o a suonare le freschissime canzoni di francis!!!